Un unico grande assente, il tramonto, causa condizioni avverse del tempo. Per il resto alla splendida festa per i settanta anni del ristorante Guido di Miramare di Rimini, c’erano proprio tutti, emozione compresa.
Era il 1946 quando Guido Guiducci, nonno degli attuali chef e maitre, rispettivamente Gianpaolo e Gianluca Raschi, avviava questa attività, la numero 140 del lungomare Spadazzi. Aveva ricevuto la sua concessione per aprire una di quelle baracche di legno (oggi si chiamano chalet) che cominciavano a popolare la spiaggia. Certo Rimini era diversa, l’Italia era diversa. Per chi ancora se lo ricorda, si trattava del classico chiosco sulla sabbia, un servizio di ristoro ai bagnanti di allora che non erano mica numerosi come quelli di oggi! E la sera pesce sulla brace, per far sì che la permanenza in spiaggia fosse lunga e confortevole, richiamando non solo i bagnanti, ma anche qualche altro che si aggiungeva dopo una giornata di lavoro. D’altronde la notte di Rimini è unica e lo era anche nel dopoguerra. E poi nonno Guido amava pescare, quindi perché non cucinare in quel suo angolo di spiaggia? Perché non proporre ai suoi clienti la sua abilità ai fornelli? Ma sempre in nome della qualità della materia prima e di gusti eccellenti.
Dopo settanta anni quella piccola osteria sul mare, pur se ha subito numerosi cambiamenti (rigorosamente documentati dalle foto, perché variazioni solo “di facciata”), ha sempre fatto la scelta del gusto, della buona cucina italiana, degli ingredienti di qualità, del saper fare, dell'ospitalità, fino ad arrivare alla fatidica “stella Michelin”.
Gianpaolo è uno chef che si dichiara autodidatta, ma si può dire che praticamente in una cucina c’è nato e cresciuto e probabilmente ha fatto più gavetta di tanti altri cuochi ed esperti di cucina. Ha affiancato mamma Tiziana (seconda generazione del ristorante), ha rubato con gli occhi, prima ancora di mettere mano alle pentole, ha affinato le scelte e i gusti, ma ci ha messo la stessa passione di chi lo ha preceduto ai fornelli, la stessa ricerca del gusto, la stessa qualità.
In un periodo economico come l’attuale, del quale conosciamo tutti benissimo i risultati, il traguardo di tappa dei settanta anni doveva essere celebrato, per forza, nel migliore dei modi e Gianpaolo e Gianluca non si sono fatti pregare. Curata fin nei più piccoli particolari la festa privata che ha animato il locale e la spiaggia, i due fratelli con la loro mamma sono stati circondati dall’affetto di amici e clienti storici, di “vicini” di attività. Sono stati omaggiati da chef e personale di sala e di cucina in divisa, sono stati salutati dalle persone che passavano sul lungomare, hanno ricevuto regali, fiori, auguri. Soprattutto si sono emozionati, con quelle lacrime di gioia, di affetto, di orgoglio, che hanno trasmesso sensazioni indelebili ai presenti.
Oggi, con la sapienza di Gianpaolo e Gianluca e la passione che mettono in questa attività di famiglia, il Ristorante Guido ha sempre la sua speciale filosofia espressa anche nel sito (www.ristoranteguido.it) e posizionata tra cielo (dove dimora il pensiero), mare (fonte di materia) e terra (la custode della memoria). E qui c’è tutto. Ci sono questi settanta anni, di cui non è andata perduta nemmeno una virgola (conservata c’è anche la prima insegna), c’è l’amore per la propria professione, c’è il rispetto totale nei confronti degli ospiti, del territorio, del mare. E dei ricordi.
* Si ringrazia per le immagini Giorgio Salvatori