
E così Selene, Patrizia, Flavio, Giulia, Elisabetta, Danilo e Giovanna si sono messi in gioco con Claudia Fofi, scalzi, su un tappetino, cantando, muovendosi, ascoltando. Alzando il tono della voce (soprattutto imparando a non metterci la rabbia, ma efficacia e forza, per usarla facendoci sentire, ma "continuando a sentirci regine"), abbassandolo, gorgheggiando, cimentandosi in un controcanto, giocandoci. Perché a volte si teme di dare forza alla voce, si ha paura di darle toni e colori, per esempio i maschietti usano, titubanti, le "note più alte". E se ci si lascia andare, avvengono magie strane, insiemi di suoni in libertà che diventano musica. "Tutti sappiamo o sentiamo - dichiara la Fofi- che il lavoro con la voce è un lavoro molto intimo, che richiede attenzione e amore, perché quando cantiamo siamo davvero nudi e vulnerabili. La strada, per me, per aiutare a trovare un'identità vocale livera da clichés e per migliorare di conseguenza intonazione, estensione e presenza, comprende anche una parte di competenze tecniche, di lavoro sul corpo e sul respiro, ma è soprattutto affidarsi a una lettura non scontata della propria unica impronta". Già, perché ognuno ha la sua. Non ci sono due voci uguali, ogni singola voce ha le sue caratteristiche e i propri colori, ma questo non significa che non si possano esplorare altre strade e trovare nuove sfumature. Ed è per sondare questi nuovi terreni, per fare queste scoperte su di sé che è necessario mettersi in gioco, in un ambiente confortevole, con abbigliamento comodo e un ritornello in tasca da ripetere, cantare, sussurrare, alterare, sconvolgere e riequilibrare...

Dichiara inoltre di non essere una insegnante adatta a chi vuole imparare a cantare come le star della radio o della tv, perché ai suoi laboratori partecipano persone che vogliono trovare la propria voce, il che è sempre più difficile, per l'omologazione culturale del mondo in cui viviamo: "Ritengo che il canto sia un diritto dell'essere umano e non una prerogativa di chi fa canzonette". e partendo da qui, quattro anni fa si è inventata un festival "Umbria in Voce" che si svolge a Gubbio (PG) in novembre, proprio per riavvicinare le persone al canto.