
Necessarie anche due note di storia, perché il panforte non è proprio nato ieri, anzi, si parla di uno dei dolci più antichi della nostra tradizione gastronomica italiana ed è nato a Siena, città nella quale faceva parte della tradizione povera, un panis fortis, cioè pane acido che veniva impastato con acqua, farina e residui di frutta e miele. Proprio la frutta contribuì a quel nome di "pane acido", perché a volte donava un sapore un po' troppo aspro alla focaccia. E' stato l'arrivo delle spezie dall'Oriente che ha determinato la svolta, soprattutto cannella, noce moscata, chiodi di garofano e cardamomo. Sì, certo, ingredienti destinati solo ai nobili che se li potevano permettere! E anche la preparazione, proprio a causa dell'introduzione delle spezie, passò in mano agli speziali. Ma questo succedeva tantissimo tempo fa. E' stato poi nel 1879 che il panforte rivive una stagione nuova e di grande attenzione, perché viene preparato, in una versione ingentilita negli ingredienti, per la visita a Siena della Regina Margherita, moglie del re Vittorio Emanuele II (infatti da allora, con una copertura di zucchero a velo, il dolce si chiamerà proprio "Panforte Margherita", aggiungendo lo zucchero e perdendo il pepe tra gli ingredienti). E ne esiste anche una versione al cioccolato!
Ma torniamo ai nostri due artigiani di Firenze, Marta e Massimo, che producono il panforte da decenni, ispirandosi a una ricetta di Paolo Petroni che hanno tratto dal libro "La Cucina Toscana". Ultimamente (da un paio di anni a questa parte) hanno portato una variazione alla confezione, rendendola ancor più abito adatto alla perfezione che producono: da una carta dello stesso colore della corda che la teneva ben salda intorno al prezioso dolce, ora il panforte è custodito in una bella scatola nera, con tanto di ceralacca con il giglio di Firenze, perché, diciamocelo, anche l'occhio vuole la sua parte, soprattutto quando non si ha ancora idea della preziosità del contenuto! Poi, profumi e sapori saranno in grado di rapirci, facendoci dimenticare totalmente dell'involucro!
Cedro e arancia canditi, mandorle, miele, zucchero, farina macinata a pietra... il meglio del meglio di alcune delle nostre regioni italiane e poi il mix di spezie che va dalla vaniglia al macis, prezioso involucro della noce moscata, profumato e non invasivo, fino alla cannella e ai chiodi di garofano. Questo impasto delizioso è porzionato in confezioni diverse e acquistabile, secondo le esigenze, in pezzi da 80, 250, 500 grammi, fino al trionfo dei sensi: un panforte da tre chili, più adatto alle attività commerciali, tipo bar e ristoranti o anche a qualcuno di particolarmente goloso... ma che è davvero una visione paradisiaca, quando capita di incontrare Marta e Massimo proporre le loro specialità in qualche rassegna di cibo, accompagnati da cotanta meraviglia! Accanto al classico panforte Margherita, c'è la sua rivisitazione con il cioccolato fondente: a Villa Marta hanno tolto spezie e vaniglia per aggiungere un fondente al 62% di cacao, sostituendo lo zucchero a velo di superficie con una spolverata di cacao magro. Differente dal panforte tradizionale, ma non certo meno goloso, è soprattutto un prodotto che si presta ad un consumo non strettamente legato al periodo natalizio ed è soprattutto consigliato come "facilitatore" di quella convivialità raffinata che merita qualche attenzione in più.
Qualsiasi informazione, anche per l'acquisto on line del panforte al cioccolato o del panforte Margherita e per una miriade di specialità gastronomiche dolci e/o salate, può essere richiesta al numero 055.2396466 o anche consultando il sito www.villamartafirenze.it.