Comincio a capire perché ad un certo punto è apparso il sole, dopo una giornata dal tempo pessimo che, a dispetto della data, ci ha costretti a tornare alla lana! Tutto sommato, lì, davanti al mare di Baia Flaminia a Pesaro, si respira aria nuova e soprattutto ci sono giovani sorridenti. Enrico Cerioni, uno di loro, si è dedicato con tutto il cuore al suo “Scottadito”, osteria del pesce e siccome le cose fatte con amore si riconoscono sempre, sono in molti a sceglierlo tutti i giorni, a pranzo e a cena. Il 20 maggio scorso, appunto una giornata non delle migliori, meteorologicamente parlando, era stata decisa la grande apertura della terrazza sul mare, con un susseguirsi di eventi per 24 ore, a cominciare dalla colazione alle 6 del mattino e fino alla sfilata, la cena e la musica della notte.

E il sole, alla fine, è arrivato, tanto che a pranzo, un pranzo che ha visto protagonisti vino e pasta e ospiti Carla Latini dell’omonimo pastificio e Luigi Mancini della Fattoria Mancini, qualcuno ha scelto anche di mangiare all’esterno. Pasteggiando con un Impero, Pinot nero vinificato in bianco, dai profumi intensissimi, il pranzo dell’osteria previsto per l’evento ha permesso di assaggiare l’antipasto graticolato, dove tutto il pesce, dalle cozze al cefalo, era stato cotto sulla griglia, poi due primi, con le mezze maniche al ragù bianco di pesce (estremamente piacevoli) e gli immancabili spaghetti alle vongole e finalmente i sardoncini scottadito, tipica ricetta marchigiana che dà anche il nome al locale di Enrico Cerioni e che vengono portati a tavola direttamente sulle graticole “singole”, nel senso che ognuno ha la sua! A completare il tutto una mattonella di gelato bigusto sapientemente impiattata. A ricordo del momento e dell’evento soprattutto, caricature per ognuno, perché ciascuno dei commensali è stato ritratto, in vizi e virtù, dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Allo Scottadito, proprio perché sono giovani, sono proprio tante le iniziative, per la pizza, per la cottura alla griglia (addirittura per una griglia 2.0, adatta ai tempi tecnologici che viviamo), per una cena con sconosciuti e la possibilità di condividere, con commensali mai visti prima, una serata divertente. Beata gioventù, verrebbe da dire, a commento della forza, la volontà, le idee di un giovane come Enrico Cerioni, non dimenticando che non c’è niente che avviene per caso e lui ha dalla sua parte la scuola di papà Flavio e mamma Elide. E ha un sorriso che coinvolge e che convince e se magari per molti questo non significherà niente, si dovrebbe ricordare che in questo mondo c'è più che mai la necessità, soprattutto di questi tempi, di vedere giovani felici e in grado di costruire il proprio futuro!