
Ha detto il celebre designer Isao Hosoe che "è nel gioco che l'essere umano esprime il massimo della sua intelligenza"! Forse non è un caso che poi si è inventato un mazzo di carte, le "Play 40" con il Gruppo marchigiano LOCCIONI. Più o meno contemporaneamente sono nate anche le "Sinapsi Compositive", altre carte, a firma dell'arch. Roberto Zanon che si è avvalso dell'arte di Isabella Bortolotto per le illustrazioni. La particolarità sta tutta nel fatto che questo mazzo di carte (diventate ora una app per smartphone) è dedicato e riservato al mondo del fashion e del design. Anche se probabilmente tutti possano trovarvi ispirazione, basta saper interpretare il suggerimento, lasciandosi guidare dalla fantasia! Per l'arch. Zanon l'organizzazione delle Sinapsi Compositive è basata sulla struttura delle carte francesi e i referenti primari sono le Sibille, carte dalla quali trarre divinazioni e le Oblique Strategies, le carte che Brian Eno e l'artista britannico Peter Schmidt nel 1975 dedicarono ad altri settori creativi come quelli della pittura e della musica. Proprio per il mondo delle sette note, infatti, le Oblique Strategies sono state un valido aiuto per produzioni di David Bowie, Talking Heads, Coldplay e sono apparse anche nel film indipendente del '91 "Slacker". Se queste erano volte a rompere i blocchi mentali, favorendo il pensiero laterale, la stessa cosa si può dire delle Sinapsi Compositive, composte da liste di oggetti, citazioni, disegni e un insieme di simboli, il tutto ben strutturato e complesso. Sono 48 i soggetti rappresentati e ognuno di essi è portatore sano di spunti e suggestioni, non soltanto per stilisti e designer, come si diceva, perché le ispirazioni possono venire a chiunque e in qualsiasi settore, magari da un colore, da una delle citazioni, da un particolare.

Roberto Zanon ha adottato da qualche anno le Sinapsi Compositive nel corso di Design che tiene presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia, rilevando che spesso la loro consultazione risulta determinante per i progetti in essere e, anzi, sono in grado di suggerire soluzioni che non erano preventivabili, anzi, forse nemmeno lontanamente immaginabili.
"La cosa che ritengo interessante - sostiene l'arch. Zanon - è che lo stimolo che arriva "casualmente" viene "contestualizzato" dal progettista sul problema da risolvere (analogamente a quando vengono letti i Tarocchi o le Sibille) offrendo, molte volte, soluzioni inaspettate. Inoltre, il modo in cui sono organizzate le carte genera una focalizzazione su determinati aspetti (texture, struttura, forma, modulo, utilità, regola, ornamento, arbitrio) che forniscono ulteriori stimoli di riflessione. Ora con lo sviluppo della app che è stato fatto, ho visto, anche con sorpresa, che la consultazione delle carte risulta ancor più facilitata e quindi sono contento di questa interazione tra uno strumento così tradizionale, come le carte, con la tecnologia contemporanea".
Ecco, appunto! La situazione è anche più semplice oggi, con la possibilità di avere le carte trasformate in una applicazione per lo smartphone. In pratica, come averle sempre vicine per una consultazione rapida e per risolvere un intoppo della creatività. Sono solo suggerimenti,per carità, è vero, ma che permettono di muovere la creatività verso direzioni impensate e geniali, quelle sacrosante spinte che servono al nostro cervello per trovare una possibile soluzione che in realtà era già lì, ma al momento si trovava nascosta dietro mille altri pensieri.
In pratica si estrae una carta (nella app la si sceglie da un mazzo) e si comincia osservando intanto l'immagine (pipa, rossetto, cappello, stivali, orologio, un motore, ecc.), lasciandosi ispirare dai colori e dai particolari e poi da tutte le parole correlate e i suggerimenti che non possono che essere d'aiuto per ripartire con la fantasia e le idee. Certo è solo un pretesto, ma un pretesto che funziona!