Dopo tutto questo, finalmente un po' di meritato riposo, i piedi tolti dalle scarpette simbolo, ma senza lasciare a riposo le idee, perché di quelle ce ne sono sempre tantissime! E si ricomincia con i corsi di danza con frequenza bisettimanale (classica, contemporanea, modern, hip hop) destinati a tutti e soprattutto a tutte le età, ma con la novità costituita dai corsi di tango e poi i corsi professionali di danza con frequenza giornaliera e le borse di studio, la preparazione per concorsi nazionali e internazionali, le lezioni private, la preparazione per le audizioni, le collaborazioni con tutti i più importanti centri internazionali del balletto... Di quanti passi di danza è formato un anno della Fondazione? E chi può dirlo, chi può contarli con tutte le idee che si moltiplicano della vulcanica Eugenia Morosanu? Perché non è finita: per tutti coloro che vogliono fare della danza la propria professione, ma soprattutto la propria ragione di vita, quest'anno nascerà una nuova collaborazione con un progetto di alta formazione denominato "European Ballet Project", ideato e diretto da Gino Labate ed Emanuela Campiciano, proprio direttamente in collaborazione con la Fondazione Arte nella Danza. In questo specifico ambito, durante l'intero percorso si alterneranno i seguenti docenti: Gino Labate, Orazio Caiti, Leandro Perez Sanabria e Daniel Sene (Escuela y Ballet Nacional - Cuba), Kate Flatt (Royal Ballet School - UK). Sempre nuove iniziative, quindi, proprio per supportare tutti i talenti del ballo che hanno così la possibilità di lavorare con un corpo docente di altissimo livello artistico internazionale. Ai giovani ballerini non resta che studiare con il massimo della volontà, della serietà e della professionalità, per mettere a frutto queste esperienze e tutti gli insegnamenti con profitto ed esaltando tutti i propri talenti. E a contare i passi si fa sempre in tempo!
Da che cosa è composto un anno? La risposta più ovvia sarebbe: "Dodici mesi, 365 giorni...". Ma dal punto di vista della Fondazione regionale Arte nella Danza di Ancona? Da che cosa è composto un anno? Da passi di danza? Da ore ed ore di sbarra e di allenamenti? Dall'incedere continuo di eventi, di spettacoli, di saggi, di premi, di condivisioni tra scuole di danza europee? Forse da tutto questo, anche se probabilmente questo mondo è talmente magico che ha la possibilità di dilatare il tempo, aumentando i passi, ma soprattutto gli eventi. E lo dimostra questo 2019! Anche se... sarebbe bello poter conoscere da quanti passi di danza è composto un anno in via Gigli 6! E magari aggiungere questo numero al numero di tutti i ballerini, tra iscritti ai corsi, professionisti e allievi incontrati e incrociati nel percorso dei 365 giorni. E' di sicuro un aspetto affascinante, ma nemmeno troppo scontato da calcolare, se si pensa che il 2019 apertosi con "Quarta parete", ormai alla sua quarta edizione, non ha solo consacrato e rispettato gli eventi ai quali il direttore artistico Eugenia Morosanu, vero e proprio motore della Fondazione e soprattutto vulcano di idee, ci ha abituati, ma l'ha intensificato. Se dovessimo stilare un calendario, tenendo presente solo gli eventi, perché poi alla Fondazione si lavora tutti i giorni e si balla tutti i giorni, senza turni di riposo, a marzo tutto si è aperto con il work in progress già menzionato, ovvero "Quarta parete", una performance sempre estremamente interessante nella proposta, che parla alle donne delle donne (non a caso si svolge a marzo), che ha donne assolute protagoniste, ma che si muove sulle punte, perché le performer, Debora Barontini, Eleonora Brasili e Marika Cacciani, appartengono al Vis Ballet. Non un appuntamento da niente, ma sempre alla ricerca di coreografie, di passi, di novità, di sperimentazioni, di nuova linfa, insomma, da mostrare ai fortunati spettatori (Quarta parete è aperta a tutti e fino a esaurimento posti) e soprattutto da dare alla danza. Tanto per dare un esempio, le coreografie 2019 sono state firmate da Alessia Gatta, Simona Lisi e Filippo Braco, ognuno con il suo modo di vedere la realtà traducendola in passi di danza. E mentre tutti i corsi procedevano regolarmente nella scuola e con tutti gli allievi della Fondazione, al concorso internazionale "Attitude Ballet" svoltosi a Bacau in Romania, per la prima volta le allieve della Fondazione si sono confrontate con altrettanti ballerini da tutta Europa in un concorso internazionale, facendo incetta di premi: Debora Barontini ha vinto il premio per la coreografia di "Now", eseguita sul palcoscenico da Giulia Bartolucci ed Emma Paccinotti; premio per il "Pas de trois" del Lago dei Cigni (coreografia di Marius Petipa, rivisitata da Eugenia Morosanu) eseguito da Giulia Bartolucci; premio per "Variazione del Canarino" da "La bella addormentata nel bosco (coreografia Marius Petipa, rivisitata da Eugenia Morosanu) con Maddalena Manucci come interprete. Passi di danza, ancora tanti, meravigliosi, premiati, ma ancora passi di danza! E non c'è stato certo tempo per fermarsi a godere di così tanti successi, perché in Italia, ad Ancona, nello specifico al Teatro delle Muse è già tempo di "Genio - Roots of Future". Poteva Eugenia Morosanu non pensare al genio di Leonardo da Vinci del quale si celebra il Cinquecentesimo anniversario dalla morte? La musica si fa immagine, si interseca con le immagini, quelle dei quadri del genio toscano, di Monna Lisa, dell'Uomo Vitruviano e delle sue tante invenzioni e quelle di tante ballerine che sul palcoscenico hanno permesso al suono di mostrarsi in tutto il suo splendore... E il Genio si è prestato con piacere nel mostrare tutte le radici del futuro che si sono sviluppate dai semi che lui stesso ha piantato, mostrando sviluppi ed evoluzioni, attraverso tante interpreti che nella prima parte dello spettacolo avevano celebrato, sempre sulle punte, Degas, Matisse, Toulouse Lautrec. Ma siccome non era ancora abbastanza, altri passi di danza si sono aggiunti e in tutti i sensi, perché il già fitto calendario delle iniziative della Fondazione si è arricchito di una prima edizione (alla quale ne seguiranno altre negli anni a venire), quella di "Art of Dance Competition", a fine giugno, iniziativa alla quale hanno partecipato più di 150 allievi ballerini di Italia, Romania e Grecia, che hanno rispettato un disciplinare severissimo, sotto l'attenta presenza di una giuria formata da personalità internazionali del mondo della danza, da Joseph Fontano, direttore artistico dell'Accademia Europea di Danza, a Laura Domingo coreografa internazionale diplomata alla Scuola nazionale del Balletto di Cuba, a Simona Baicu, direttore artistico del dipartimento di coreografia dell'Accademia nazionale d'arte "George Apostu" di Bacau (Romania), fino a Patrizia Salvatori, direttore artistico e produttore della "E.sperimenti Dance Company", Teresita del Vecchio, amministratore e collaboratrice di DanceEffebi e Robert Mihael Zahariuc, direttore artistico del Festival internazionale "Lebada de Cristal", senza dimenticare la stessa Eugenia Morosanu della Fondazione di Ancona. Assegnate per l'occasione molte borse di studio per corsi che si svolgeranno in Francia, Spagna, Portogallo e Romania. Insomma il conteggio dei passi di danza prosegue, ma è sempre più difficile tenerne il conto, perché si allarga per l'Europa e si estende per mille scuole di danza e mille Paesi diversi e soprattutto perché un solo giorno ha separato "Art of Dance Competition" dall'avvio del consueto appuntamento con l'International Dance Summit, giunto quest'anno alla sua ottava edizione. Agli stage hanno partecipato allievi provenienti da tutta Europa, guidati nelle varie discipline dai coreografi e insegnanti di danza di grande fama e dai grandi curricula come Alessia Barberini (classico e repertorio junior), Manuel Paruccini (classico e repertorio intermedio e avanzato), Alessia Gatta (modern intermedio e avanzato), Simona Lisi (contemporaneo intermedio e avanzato), Filippo Braco (contaminazione intermedio e avanzato). Il conto dei passi ci scappa via, al solo pensiero di quante prove, quanti allievi, quanti docenti, ore e ore in sala danza per preparare quelle coreografie che poi sono state portate sul palco del Teatro delle Muse di Ancona, il 7 luglio, per il consueto, annuale, appuntamento di prestigio, che come al solito fa del grande spettacolo sulle punte e della solidarietà le proprie caratteristiche principali (quest'anno in beneficenza per l'associazione "La Tenda di Abramo"). Grazie alle volontà di ferro dell'assessore alla Partecipazione democratica, Stefano Foresi, dell'assessore alla Cultura, Paolo Marasca del Comune di Ancona e a Fabio Sturani, responsabile della segreteria del presidente della Regione Marche, che hanno collaborato e fortemente voluto l'iniziativa, grazie ai due presentatori Felicia Megna e Maurizio Socci, grazie ancora una volta alla genialità e alla creatività del direttore artistico della Fondazione, Eugenia Morosanu, il numerosissimo ed entusiasta pubblico delle grandi occasioni ha potuto assistere a uno spettacolo senza uguali, dove i passi di danza si sono moltiplicati e sono stati condotti magistralmente da tutta una serie di étoiles e primi ballerini che hanno incantato con la loro magia, fermando il tempo tra una coreografia e l'altra. Rachele Buriassi e Roddy Doble del Boston Ballet, Matilde Campesi e Koh Yoshitake, Ada Gonzales e Ovidiu Matei Iancu del Teatro nazionale dell'Opera di Bucarest, la Compagnia Ritmi Sotterranei di Alessia Gatta, la Compagnia Vis Ballet e il giovane rumeno Cristian Susu che ha perpetuato quella che ormai sta diventando una tradizione per la Fondazione regionale Arte nella Danza, ovvero il presentare giovani talenti che vengono lanciati proprio dal Gran Galà verso carriere strepitose! Dopo tutto questo, finalmente un po' di meritato riposo, i piedi tolti dalle scarpette simbolo, ma senza lasciare a riposo le idee, perché di quelle ce ne sono sempre tantissime! E si ricomincia con i corsi di danza con frequenza bisettimanale (classica, contemporanea, modern, hip hop) destinati a tutti e soprattutto a tutte le età, ma con la novità costituita dai corsi di tango e poi i corsi professionali di danza con frequenza giornaliera e le borse di studio, la preparazione per concorsi nazionali e internazionali, le lezioni private, la preparazione per le audizioni, le collaborazioni con tutti i più importanti centri internazionali del balletto... Di quanti passi di danza è formato un anno della Fondazione? E chi può dirlo, chi può contarli con tutte le idee che si moltiplicano della vulcanica Eugenia Morosanu? Perché non è finita: per tutti coloro che vogliono fare della danza la propria professione, ma soprattutto la propria ragione di vita, quest'anno nascerà una nuova collaborazione con un progetto di alta formazione denominato "European Ballet Project", ideato e diretto da Gino Labate ed Emanuela Campiciano, proprio direttamente in collaborazione con la Fondazione Arte nella Danza. In questo specifico ambito, durante l'intero percorso si alterneranno i seguenti docenti: Gino Labate, Orazio Caiti, Leandro Perez Sanabria e Daniel Sene (Escuela y Ballet Nacional - Cuba), Kate Flatt (Royal Ballet School - UK). Sempre nuove iniziative, quindi, proprio per supportare tutti i talenti del ballo che hanno così la possibilità di lavorare con un corpo docente di altissimo livello artistico internazionale. Ai giovani ballerini non resta che studiare con il massimo della volontà, della serietà e della professionalità, per mettere a frutto queste esperienze e tutti gli insegnamenti con profitto ed esaltando tutti i propri talenti. E a contare i passi si fa sempre in tempo!
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AutoreGiornalista con una grande voglia di scrivere, anche per rendere giustizia a una professione che per pochi è rimasta una missione di servizio al lettore-cittadino-ascoltatore-telespettatore-utente. E poi sono una voce. Nel senso di speaker. Archivio
Marzo 2023
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