Un lavoro complesso, anche perché, prima di recuperare tutte le opere dai luoghi resi inagibili dalle scosse di terremoto, è stato necessario mettere in sicurezza i luoghi stessi a cui appartenevano. Interessante, secondo gli amministratori coinvolti, la destagionalizzazione di un evento di questa portata, che non mancherà di richiamare pubblico anche in periodi diversi dall'estate turistica, diventando eventi promozionali del territorio.
A Loreto nello specifico, attraverso 41 opere, la mostra si occupa de "L'arte che salva - Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento", con il grande richiamo di artisti come Crivelli, Lotto e Guercino. L'interessantissima mostra, curata da Giuseppe Capriotti e Francesca Coltrinari, è allestita presso il Museo Antico tesoro della Santa Casa di Loreto.
L'effetto delle prediche sull'animo umano è tutto nella terza sezione dedicata pressoché totalmente all'esempio della Clarissa suor Battista da Varano, figlia del duca di Camerino, con dipinti e oggetti appartenenti alla Santa, compreso un "Bambinello" in legno di pioppo intagliato e policromo dell'artista Domenico Indivini.
Domenicani e francescani a confronto nella sezione quinta della mostra, tra immagini del rosario e dell'Immacolata. Enormi tele rappresentanti la Madonna sono presenti in questa parte delle sale e sono circondate da rappresentazioni pittoriche dei Misteri del rosario. In queste tele è sempre Maria a consegnare il rosario ai santi raffigurati.
E' di grande interesse l'immagine del Crocifisso della sezione VI dedicata a predicazione e conversione. Non si tratta solo delle grandi dimensioni, perché nella parte bassa del dipinto del pittore marchigiano Luca di Paolo, datato 1481 - 1484, sono affiancati piccoli dipinti che rappresentano la conversione dell'ebreo Giuda che, dopo il ritrovamento della Croce di Cristo e assunto il nome di Ciriaco, diventa vescovo, santo e patrono di Ancona. Appartiene a questa sezione anche la "Conversione di Saulo" di Taddeo Zuccari e la sua folgorazione sulla via di Damasco che lo trasformò in Paolo, apostolo divulgatore tra i pagani del Cristianesimo. Appartengono a questa sezione i due dipinti di Lorenzo Lotto "Battesimo di Cristo" e "Cristo e l'adultera".
L'ultima sezione della mostra apre uno sguardo al mondo e al trionfo dei Gesuiti, non ultimo quel Padre Matteo Ricci di Macerata, il cui ritratto conclude la mostra e che arrivò fino in Cina. In questa sezione c'è anche il grande richiamo di Loreto, sui Santi Ignazio di Loyola e Francesco Saverio, ma anche su ambasciatori giapponesi a cui si attribuisce il dono di un prezioso leggio in legno laccato, con parti dorate e argentate, intarsiato in madreperla a cui se ne affianca un altro, eseguito negli stessi materiali, ma di fattura cinese.
La mostra "L'arte che salva" resterà aperta fino all'8 aprile 2018.