"Ad affascinarlo - ha scritto il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura - erano i grandi temi, le narrazioni, i simboli e i personaggi alti della Bibbia che egli sentiva come le parabole ideali per interpretare il presente, la nostra travagliata, ma ad un tempo vivace vicenda storica. A conquistarlo era soprattutto la Crocifissione, un segno che egli riteneva capitale per la sua fede, ma anche per la sua arte e per la storia stessa dell'umanità". E di questo era davvero profondamente convinto, Aligi Sassu, se è riuscito a mettere come sfondo di una sua Crocifissione (un olio su tela del 1941) un ambiente moderno, con tanto di palazzi, strade, biciclette, passanti e perfino la ciminiera di una fabbrica.
Ha ragione, quindi, Alfredo Paolucci, quando scrive, nella sua relazione che appartiene al volume, che "il catalogo ragionato dell’opera sacra di Aligi Sassu era necessario. Necessaria la fatica che Alfredo Paglione si è assunto nel produrlo. Così si può conoscere un aspetto del Novecento italiano nel percorso di un suo testimone cruciale".
Perché il legame con il suo tempo è forte, lui che è cresciuto a cavallo delle due Guerre mondiali e ne ha conosciuti tutti gli orrori. La sofferenza della Croce fa di Cristo un simbolo, il rappresentante di tutte le sofferenze dell'uomo, dal dolore, alla fame, alla privazione, alla morte.
Altro particolare: Aligi Sassu fu il solo artista che nel Novecento dipinse opere che ebbero come tema il Concilio di Trento, a testimonianza anche della sua religiosità, anche se particolare, decisamente privata.
Il magnifico "Catalogo ragionato" è dedicato, in particolare, ai giovani, "perché sappiano leggere nell'arte una delle essenze principali della vita", ha dichiarato Alfredo Paglione, motivando così la spinta che lo ha portato a compiere un lavoro di catalogazione così impegnativo sull'opera di un artista che ha segnato la sua vita professionale e privata e che lo ha portato anche in passato a grandi imprese (come, ad esempio, nel 1984 per l'antologica di Sassu a Palazzo Reale di Milano con esposte 360 opere).