
Eppure, nonostante tutto, non scende nello specifico, traccia le linee, segna limiti e confini del recinto che ognuno di noi può riempire con il proprio vissuto, le proprie sensazioni, le emozioni provate, quelle da provare ancora, i ricordi...
Uno stile che indifferentemente la caratterizza nello scrivere come nel dipingere, un tratto netto e affilato, ma non invasivo. A tratti solare e arancione, altrove cupo e doloroso. Come è il vivere.
E come se tutto ciò non bastasse, c'è attenzione anche ai suoni nel gioco delle parole! La scelta dei termini non avviene, quindi, in maniera casuale, ma con una ricerca precisa, fino a farne un mantra, ovvero quello strumento, espresso generalmente in sanscrito nelle meditazioni, che rappresenta un formula magica, mistica, una preghiera che arriva al pensiero e lo modifica.
Intrigante pensare che alla luce di tutto questo Barbara Cardinali sta per concludere il suo primo romanzo. Intrigante perché sarà curioso scoprire lo stile, il rapportarsi al resto della sua produzione, il lasciar spazio a chi, voyeristicamente, si perde tra le righe o lì di fronte!