I tre appuntamenti sono legati da un filo rosso che è la ribellione femminile alle consuetudini sociali, una ricerca di libertà come risposta proprio alla violenza. Un universo centrale, quello femminile, in questa prima edizione di "A più voci", rassegna che contiene anche altri appuntamenti non dimenticando le scuole (con una replica di "Viola di Mare", incontri con le classi dell'Istituto ISS di Castelfidardo e Osimo e un dopo-teatro per incontrare gli artisti al Circolo Boccascena di Castelfidardo), soprattutto per dare soprattutto ai giovani un'occasione in più per allargare la propria visuale con la storia di tre donne forti, ma al tempo stesso fragili e tormentate. E sarà il teatro a far da sfondo a queste storie che prenderanno vita attraverso i monologhi, la voce e il corpo di Isabella Carloni, emozioni pure di un sentire fatto di momenti alternati, di gioia e dolori, di momenti alti e momenti di stanca totale, nel saliscendi che è la vita stessa e che arrivano diritti al cuore, tanto che ogni spettatore poi ha l'occasione, a fine performance, di confrontarsi con gli altri e con l'artista, di scambiare sensazioni provate e riflessioni suggerite.
"A più voci" è il titolo della prima edizione di una rassegna teatrale per una società non violenta e si espliciterà in tre appuntamenti al teatro Astra di Castelfidardo (AN), su progetto di Isabella Carloni. Non è un caso che il periodo sia quello intorno al 25 novembre, giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, un periodo in cui riflettere sul momento che sta vivendo la nostra società, con la volontà di rispondere alla deriva violenta del mondo contemporaneo e farlo con il linguaggio del teatro, con l'arte e, perché no, con l'ironia. Tre gli spettacoli in cartellone. Si comincia il 21 novembre con "Alda Merini - i beati anni dell'innocenza", un intenso monologo sulla geniale poetessa dei Navigli, scritto per Isabella Carloni da Antonio Lovascio che di questo spettacolo cura anche la regia; secondo appuntamento il 28 novembre con "Viola di mare", un lavoro ispirato al libro "Minchia di re" del siciliano Giacomo Pilati e che la stessa Carloni che ne è autrice del testo ha portato a NewYork al Festival del teatro italiano "InScena!"; la rassegna si conclude il 5 dicembre con "Lo sguardo audace", anteprima del nuovissimo lavoro di Isabella Carloni dedicato ad Artemisia Gentileschi e al quadro della Collezione Cavallini - Sgarbi "Cleopatra", il cui debutto è previsto il 24 gennaio 2018 a Urbino.
I tre appuntamenti sono legati da un filo rosso che è la ribellione femminile alle consuetudini sociali, una ricerca di libertà come risposta proprio alla violenza. Un universo centrale, quello femminile, in questa prima edizione di "A più voci", rassegna che contiene anche altri appuntamenti non dimenticando le scuole (con una replica di "Viola di Mare", incontri con le classi dell'Istituto ISS di Castelfidardo e Osimo e un dopo-teatro per incontrare gli artisti al Circolo Boccascena di Castelfidardo), soprattutto per dare soprattutto ai giovani un'occasione in più per allargare la propria visuale con la storia di tre donne forti, ma al tempo stesso fragili e tormentate. E sarà il teatro a far da sfondo a queste storie che prenderanno vita attraverso i monologhi, la voce e il corpo di Isabella Carloni, emozioni pure di un sentire fatto di momenti alternati, di gioia e dolori, di momenti alti e momenti di stanca totale, nel saliscendi che è la vita stessa e che arrivano diritti al cuore, tanto che ogni spettatore poi ha l'occasione, a fine performance, di confrontarsi con gli altri e con l'artista, di scambiare sensazioni provate e riflessioni suggerite.
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AutoreGiornalista con una grande voglia di scrivere, anche per rendere giustizia a una professione che per pochi è rimasta una missione di servizio al lettore-cittadino-ascoltatore-telespettatore-utente. E poi sono una voce. Nel senso di speaker. Archivio
Marzo 2023
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