La carica dei giovani che oggi, volenterosi e pieni di creatività, si incontrano sempre più spesso, fa ben sperare nel futuro. E’ addirittura emblematica la foto ufficiale di questo gruppo, un po’ Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un po’ simbolo e dimostrazione di una volontà forte di andare avanti e crescere con impegno e buona volontà. A capo di questo gruppo di fanciulli e fanciulle, tutti rigorosamente giovanissimi, c’è un condottiero, Daniele Patti, che ha scelto un palazzo storico di Pesaro, Palazzo Baldassini, per esprimere la sua genialità, raccontando al mondo cosa sa fare, a cominciare dalla scelta degli arredi. Non ha nemmeno trent’anni, Daniele, ma la foto che mostra con orgoglio e che lo ritrae insieme al decano degli chef Gualtiero Marchesi la dice lunga sul suo background e sulla sua preparazione di giovane cuoco. E se qualcuno può pensare che a un giovane così possa bastare per esprimersi un ristorante come Lo Scudiero, allestito proprio nelle scuderie di Palazzo Baldassini, possiamo rispondere che Daniele non la pensa così e anzi, si sfida continuamente, affiancando al ristorante il Caffè del Monte, lì accanto e un altro locale sulla spiaggia, perché, d’estate, si sa, la vita si sposta direttamente sul lungomare. E girando per la struttura, l’attenzione viene catturata da un sacco di particolari.
La cucina, per esempio, parla di una… “danza degli chef” che la dice lunga sul concetto di lavorare divertendosi, creando nuovi abbinamenti, ricette, sapori, sperimentazioni… E’ un balletto, certo, ma è pur sempre uno spettacolo e, come tale, permette di trascorrere del buon tempo. Anche se è lavoro.
Accanto al ristorante vero e proprio è allestita una zona relax, con poltrone, bottiglie di vino “in libreria” e l’ingresso della cantina a vista, per non dimenticare mai che siamo nelle Scuderie di Palazzo e quei mattoni a vista, quei cunicoli che portano in cantina, quegli ingressi sbarrati da cancelli di ferro sono lì proprio a raccontarci una storia lunghissima, di gran lunga precedente al ristorante, ma a cui è impossibile non rivolgere un pensiero, considerata l’intensità della sua presenza.
E poi c’è la sala del ristorante, dominata dall’affresco in cui i personaggi ritratti giocano, suonano, pensano, parlano, sembrano indicare quei resti di antica memoria che non devono essere dimenticati. Nel frattempo guardano la sala, controllano i commensali, come ad assicurare che tutto si svolgerà al meglio. E’ certo che anche in questo ambiente nulla è lasciato al caso e ogni pranzo o cena che qui si svolge è un’esperienza a sé, se ci si lascia ispirare dall’atmosfera. E Daniele lo sa, anche se finge di preoccuparsi solo delle sue creazioni gastronomiche, di quei piatti studiati e realizzati con una grande attenzione ai particolari.
Lo stesso si deve dire del Caffè del Monte, lì accanto, che comunica internamente con il ristorante a cui si collega attraverso una magnifica scala curva. Certo, l’ambiente è diverso, un po’ psichedelico, più moderno (anche se pure qui non si dimentica lo storico passato che si evidenzia dai muri in cui sono state lasciate tracce a vista) con tanta musica, tanti assaggi, tanti prodotti di qualità, rigorosamente in bella mostra e tanti giovani pronti a mettere l’ospite a suo agio…
Già, questi giovani così geniali, così cortesi, così pieni di voglia di vivere e di creare!
Insomma, una struttura storica recuperata con armonia ed eleganza, cucina tradizionale rivisitata con grande modernità, ottima scelta di vini e di ingredienti, una squadra di fanciulli e fanciulle che si fanno in quattro per far sì che l’ospitalità sia unica… Che cosa si può volere di più per un momento speciale?
La carica dei giovani che oggi, volenterosi e pieni di creatività, si incontrano sempre più spesso, fa ben sperare nel futuro. E’ addirittura emblematica la foto ufficiale di questo gruppo, un po’ Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un po’ simbolo e dimostrazione di una volontà forte di andare avanti e crescere con impegno e buona volontà. A capo di questo gruppo di fanciulli e fanciulle, tutti rigorosamente giovanissimi, c’è un condottiero, Daniele Patti, che ha scelto un palazzo storico di Pesaro, Palazzo Baldassini, per esprimere la sua genialità, raccontando al mondo cosa sa fare, a cominciare dalla scelta degli arredi. Non ha nemmeno trent’anni, Daniele, ma la foto che mostra con orgoglio e che lo ritrae insieme al decano degli chef Gualtiero Marchesi la dice lunga sul suo background e sulla sua preparazione di giovane cuoco. E se qualcuno può pensare che a un giovane così possa bastare per esprimersi un ristorante come Lo Scudiero, allestito proprio nelle scuderie di Palazzo Baldassini, possiamo rispondere che Daniele non la pensa così e anzi, si sfida continuamente, affiancando al ristorante il Caffè del Monte, lì accanto e un altro locale sulla spiaggia, perché, d’estate, si sa, la vita si sposta direttamente sul lungomare. Girando per la struttura, l’attenzione viene catturata da un sacco di particolari.
La cucina, per esempio, parla di una… “danza degli chef” che la dice lunga sul concetto di lavorare divertendosi, creando nuovi abbinamenti, ricette, sapori, sperimentazioni… E’ un balletto, certo, ma è pur sempre uno spettacolo e come tale permette di trascorrere del buon tempo. Anche se è lavoro.
Accanto al ristorante vero e proprio è allestita una zona relax, con poltrone, bottiglie di vino “in libreria” e l’ingresso della cantina a vista, per non dimenticare mai che siamo nelle Scuderie di Palazzo e quei mattoni a vista, quei cunicoli che portano in cantina, quegli ingressi sbarrati da cancelli di ferro sono lì proprio a raccontarci una storia lunghissima, di gran lunga precedente al ristorante, ma a cui è impossibile non rivolgere un pensiero, considerata l’intensità della sua presenza.
E poi c’è la sala del ristorante, dominata dall’affresco in cui i personaggi ritratti giocano, suonano, pensano, parlano, sembrano indicare quei resti di antica memoria che non devono essere dimenticati. Nel frattempo guardano la sala, controllano i commensali, come ad assicurare che tutto si svolgerà al meglio. E’ certo che anche in questo ambiente nulla è lasciato al caso e ogni pranzo o cena che qui si svolge è un’esperienza a sé, se ci si lascia ispirare dall’atmosfera. E Daniele lo sa, anche se finge di preoccuparsi solo delle sue creazioni gastronomiche, di quei piatti studiati e realizzati con una grande attenzione ai particolari.
Lo stesso si deve dire del Caffè del Monte, lì accanto, che comunica internamente con il ristorante a cui si collega attraverso una magnifica scala curva. Certo, l’ambiente è diverso, un po’ psichedelico, più moderno (anche se pure qui non si dimentica lo storico passato che si evidenzia dai muri in cui sono state lasciate tracce a vista) con tanta musica, tanti assaggi, tanti prodotti e tanti giovani pronti a mettere l’ospite a proprio agio…
Già, questi giovani così geniali, così cortesi, così pieni di voglia di vivere e di creare!
Insomma, una struttura storica recuperata con armonia ed eleganza, cucina tradizionale rivisitata con grande modernità, ottima scelta di vini e di ingredienti, una squadra di fanciulli e fanciulle che si fanno in quattro per far sì che l’ospitalità sia unica… Che cosa si può volere di più per un momento speciale?