"Tu non stai bene!", pronunciato con l'accento umbro di Valeria Casciani (Linda, sul palcoscenico) per tutta la commedia, dà l'idea di quante situazioni strane e "perverse" si è trovata ad affrontare questa donna, ignara di tutto e alla mercé di due cognati, Dick e Harry, sempliciotti e combina-guai che hanno, giocoforza, messo in mezzo il loro terzo fratello, Tom, marito di Linda, che si è trovato a dover salvare capra e cavoli, pur non volendo e neanche immaginando quello che i fratelli sono riusciti a produrre! E pensare che quella doveva essere la giornata più importante della vita della coppia, per la visita della signora Potter dell'Agenzia per le adozioni, ricevendo dopo il suo esame finale la conferma definitiva dell'arrivo del tanto atteso frugoletto in casa Kerwood. La commedia, portata al Festival nazionale di teatro - Premio "La Guglia d'Oro" 2023 dalla compagnia di Umbertide (PG) "Accademia dei Riuniti", è un lavoro in due atti, a firma di Ray e Michael Cooney ed è del 2005 (l'anno successivo è uscito il libro). Gli autori, tra i più prolifici e importanti nel panorama del teatro inglese ed europeo, pur proponendo caratterizzazioni tipicamente inglesi, creano anche situazioni possibili in tutto il mondo. E se inizialmente il teatro italiano ci ha messo un po' a scoprirli, ora sono rappresentati ovunque. Gli eventi paradossali, ma pur sempre possibili tra i vari accadimenti, come clandestini del Kosovo, mafia russa (bravissimo l'attore che ha dato vita a Boris, Emanuele Bettucci, perfetto tra tatuaggi, espressione truce e mani piene di anelli), adozioni (la signora Potter era decisamente acida, come vuole il ruolo, ma di certo molto credulona) e contrabbando, portano tutti i personaggi a lavorare e a contribuire,con buone intenzioni, per carità, ma esiti pessimi, a una sola causa: l'arrivo del bebè in casa Kerwood. Certo, anche se poi ne combinano di tutti i colori, è sempre la buona fede quella che conta, nonostante tutto, pur se non sembrano riuscire a distinguere tra il bene e il male. Divertenti e molto efficaci, gli attori hanno risposto con maestria alla guida della regista Birgitta Roselletti, alla sua prima regia, ma con una scelta specifica di assumere questo compito facendo divertire il pubblico in sala, pur nella complessità di gestire ben dodici attori e attrici e un'infinità di oggetti di scena che appaiono e scompaiono dalla vista degli spettatori, ora con un attore e ora con un altro. E tra cadaveri, merce di contrabbando (sigarette e brandy), buste della spesa, sacchi neri, la valigia, la tromba, pistole e coltelli... due poliziotti sempre dietro l'angolo che entrano ed escono di casa (ma che, pur con gli sportelli aperti, non si rendono conto del carico del furgone che stanno controllando!), la vicina mollata dal fidanzato, il russo, i kosovari, l'assistente sociale, Harry e Dick... Poveri Tom e Linda! Alla fine sono riusciti a coronare il loro sogno, ma ormai non ci credevano più nemmeno loro!
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AutoreGiornalista con una grande voglia di scrivere, anche per rendere giustizia a una professione che per pochi è rimasta una missione di servizio al lettore-cittadino-ascoltatore-telespettatore-utente. E poi sono una voce. Nel senso di speaker. Archivio
Marzo 2023
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