Il civico 54 di via Giacomo Leopardi è poi particolarmente caro al proprietario del locale, Giovanni Fenucci, perché rappresenta la casa in cui è cresciuto, la strada in cui ha tirato i primi calci al pallone e, inevitabilmente, proprio la sua amata Chiaravalle.
Aperto a pranzo e poi a cena, a partire dalle ore 18, il locale non concede spazio a musi lunghi, perché quelle che si ricevono sono vere e proprie coccole e non solo enogastronomiche. Giovanni accoglie tutti con un sorriso, si ferma ai tavoli, si intrattiene con i suoi ospiti, aiuta a scegliere, consiglia vini. Il Clairvaux 54 è un posto importante per lui, lo ha scritto anche in apertura del menu, dopo aver spiegato le motivazione della scelta del nome: "Clairvaux 54 nasce nel dicembre 2015 dal desiderio di creare uno spazio conviviale dove potersi incontrare e condividere il piacere dei sensi, a partire dal gusto. L'idea è quella di unire il buon bere al giusto piatto, nel rispetto della tradizione enogastronomica, ma con spirito di innovazione".
La "piccola cucina", formata da uno staff giovane e molto valido, propone un menu essenziale i cui piatti cambiano periodicamente in base alla stagionalità di alcuni ingredienti che sono sempre di grandissima qualità (a cominciare dalla fermana pasta Mancini e dal riso Acquerello che rappresentano il top in Italia), mentre è vasta la scelta dell'enoteca che rappresenta la passione di Giovanni Fenucci per il vino, cresciuta nel tempo tanto da portarlo ad essere da semplice e curioso bevitore a sommelier. Anche questa è una parte del suo lavoro, la scelta delle proposte migliori, non standardizzate e soprattutto che arrivano da un'uva sana, prodotta nel pieno rispetto della natura, dove si esalta così non solo il vitigno, ma anche tutte quelle caratteristiche che vengono fornite dall'incidenza del territorio, o come dicono gli esperti, del "terroir". E l'offerta di Giovanni è decisamente importante, da questo punto di vista. I vini se li sceglie tutti da solo, visita le cantine di origine, assapora, gusta, si appassiona, prima di proporre ai suoi clienti. E poi c'è l'arte, che parte spesso dalle stesse etichette dei vini, fino a raggiungere le pareti del Clairvaux 54, pareti segnate dal passaggio di artisti locali, quasi una galleria d'arte temporanea e contemporanea, perché anche qui niente resta uguale a se stesso. A volte sono riferimenti espliciti al vino, altre sono lampade di grande pregio e mille colori. Di certo non è difficile emozionarsi, con la complicità di un bravissimo padrone di casa, con lo staff, ragazzi e ragazze sempre sorridenti che servendoti ciò che hai deciso di mangiare o bere ti rendono partecipe del loro piacere di accoglierti, con piccole specialità di grande interesse, per abbinamenti di sapori che raggiungono immediatamente i sensori del cervello, regalandoti quel piacevole stato di benessere. E, last but not least, con la complicità della musica.