Piacevole iniziativa quella dell'azienda Monteschiavo di Maiolati Spontini (AN) che ha raccolto nella propria cantina, in occasione della presentazione in anteprima del Lacrima Superiore "La Rediviva" 2014 e dell'olio nuovo, il meglio di alcune produzioni del territorio.
L'incontro tra domanda e offerta si è svolto in un'atmosfera di grande serenità, all'aperto, davanti ai filari delle viti che ormai spogli dell'uva, si sono colorati d'autunno, ma non hanno perso nemmeno un briciolo del loro fascino.
Alcune aziende marchigiane hanno presentato le proprie specialità, illustrandole a commercianti, ristoratori, chef, titolari di esercizi commerciali, esperti a vario titolo di cibi e di vino che, su invito, hanno potuto accompagnare l'assaggio dei bianchi e dei rossi Monteschiavo con l'ottima pasta "600.27" di Carla Latini che ha proposto i suoi spaghetti e i trucioli, nuovo formato creato per il decano degli chef, Gualtiero Marchesi e con cui l'azienda di Osimo ha avuto i riflettori puntati sin dall'apertura dell'Expo di Milano.
La pasta, per altro, a dimostrazione della sua grande qualità, non solo ha tenuto perfettamente la cottura, nonostante i tempi lunghi che sono propri di una degustazione di prodotti di questo genere, sicuramente ben diversi da una cottura espresso, ma ha fatto un grande exploit anche se solo condita con l'olio della campagna 2015 di Monteschiavo, raccontando di un binomio perfetto di sapori del nostro territorio. Non c'era solo la pasta, ma la carne e il baccalà dell'azienda Baldi, le specialità sott'olio Castellino di San Severino Marche, le farine, i cereali, le marmellate dell'azienda agricola - agriturismo e benessere "La vita è bella" di Collegiglioni di Fabriano che per l'occasione ha fatto assaggiare i suoi prodotti biologici servendoli sotto forma di zuppe di ceci, farro, orzo e crostate, tra le quali una in particolare ha raccolto l'attenzione dei presenti perché realizzata con una marmellata insolita, ma buonissima fatta di pere e menta.
Impossibile vedere facce insoddisfatte dal momento che i palati sono stati accontentati sotto ogni punto di vista. Interessanti i rapporti che si sono instaurati, gli amici che si sono incontrati, i legami che si sono creati.
Stimolante quel sottile filo di creatività che ad ogni assaggio ha scatenato la fantasia degli chef (con le più classiche mille lampadine che si accendono e fanno nascere le nuove idee) e solleticato la curiosità di chi ha vissuto l'esperienza. Da ripetere!