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Un'affascinante cena dei profumi, tra stimoli e ricordi

27/3/2017

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Mettere in gioco i sensi: l'aspetto sensoriale ha sempre il suo grande fascino. Sappiamo dell'impatto dei colori sul nostro umore, delle sensazioni nel toccare consistenze diverse, fino ai veri e propri brividi che corrono lungo la schiena, sappiamo della magia dei suoni e del potere della musica, degli universi che ci si aprono davanti gustando cibi dagli accostamenti armoniosi e anche dei ricordi risvegliati da un profumo. Forse è proprio l'olfatto il più evocativo dei nostri sensi, quello capace di rimandarci in un secondo alla nostra infanzia, di richiamare i nostri sogni, di riportare alla nostra memoria persone lontane o vissuti di tanto tempo fa, quei ricordi che sembravano dimenticati, ma che invece aspettavano soltanto di poter uscire dal cassettino della mente...
Ecco perché proprio l'olfatto sarà il protagonista della cena del 31 marzo prossimo a Roma, vicino a Piazza di Spagna, nell'antica locanda Otello alla Concordia di via della Croce, all'interno del cortile del palazzo Ludovisi Boncompagni.
Di grande effetto l'idea di abbinare le fragranze di "Arte Profumi", gli artigiani romani della profumeria artistica, ai piatti dello chef Giorgio Baldari, con il supporto di una storica della gastronomia preparata e interessante nelle sue esposizioni come la sommelier Sandra Ianni. Emozioni, cibo, ricordi, buon bere, profumi... un esperimento da provare, che ci intriga al solo pensiero e che diventa ancor più affascinante se si pensa che l'idea, in fondo, arriva da lontano! L'ispirazione è arrivata, infatti, da una visita alla Domus Aurea e dalla testimonianza di Svetonio sui banchetti degli antichi romani, con vere e proprie cronache delle modalità che venivano attuate. Durante questi convivi, infatti, i commensali erano letteralmente sommersi da petali di rosa e di profumi, proprio mentre, sdraiati, approfittavano del pasto e delle libagioni in quantità. Che cosa avranno provato? Che cosa si proverà? Non resta che provarlo.


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D'altronde le cene olfattive (scent dinners) dell'imperatore del profumo, ovvero il giornalista americano Chandler Burr, hanno sempre funzionato, anche se ai suoi meeting ci si deve sempre rigorosamente presentare senza indossare alcun tipo di profumazione e per le donne il tenersi lontane dalle proprie boccettine magiche è piuttosto difficile!
Alla fine, sperimentali o sperimentate che siano, cene di questo tipo di certo non mancano di coinvolgere molto più del senso dell'olfatto, scatenando una ridda di sogni ad occhi aperti, stuzzicando la fantasia e stimolando la fantasia di tutte quelle persone che si sono già accaparrate e con largo anticipo, un posto al tavolo.
Questo il menu:

Aperitivo di benvenuto:
Tartine con spuma di burro all'aneto, ricotta ai petali di rosa e chips di verdure.

Antipasti:
Insalata di fiori eduli e fava tonka (su cui aleggerà il profumo TRIBAL);
Ostrica nature su letto di sale grosso e maionese allo zenzero (A'MARE);
Capasanta agli agrumi (O'FURO);
Chiffonade di lattuga con rosa e pera (CARPE DIEM).
Primi piatti:
Risotto all'elicriso (VELVET ROUGE);
Ravioli al cacao con ripieno di bollito alla Picchiapò (BISCUIT).
Secondo piatto:
Maiale agli agrumi e spezie con patate al pimento (GIALLO RIVIERA).
Fantasia di dessert ed elisir:
Crema pasticcera con fiori di gelsomino (ARTISSIMA);
Dolce alla vaniglia e caramenllo (SUCRE NOIR);
Pralina di cioccolato bianco e assenzio su letto di menta romana (BOHEMIEN);
Laysang Souchong, te nero cinese affumicato (FUMOIR);
HYPOCLAS, elisir speziato (RACCONTI DI VIAGGIO).
Altro per mandare la curiosità alle stelle? Certo che sì! Possiamo aggiungere il pane alla lavanda, i panini alla salvia e i grissini, il decotto di zenzero e limone, l'acqua aromatizzata alla melissa... E non è ancora finita perché c'è anche il tocco prezioso del gruppo Epulae di Bracciano, bravissimi sommeliers ed esperti di vino e convivialità che proporranno anche un po' di Marche alla cena dei profumi con il Verdicchio dei Castelli di Jesi doc Umani Ronchi 2015, insieme al Franciacorta docg brut "Primus Franca Contea" e al Pinot nero Meczan Hofstatter 2015.

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    Giornalista con una grande voglia di scrivere, anche per rendere giustizia a una professione che per pochi è rimasta una missione di servizio al lettore-cittadino-ascoltatore-telespettatore-utente. E poi sono una voce. Nel senso di speaker.


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